L’aperitivo al ristorante, un’offerta o una proposta?

L’aperitivo al ristorante, un’offerta o una proposta?

Negli ultimi anni si è diffusa progressivamente, specialmente nei ristoranti di buon livello, l’usanza dell’aperitivo al momento dell’arrivo del cliente nel locale e, su questo argomento, desideriamo soffermarci , con una punta di amichevole polemica e possiamo suddividere la questione in due punti essenziali:

– L’aperitivo è realmente “offerto” oppure semplicemente “proposto” ?

– Come si svolge questo servizio dal punto di vista pratico?
Sul primo punto bisogna ricordare , prima di tutto, che l’aperitivo ha una funzione interessante solo se si prevede un tempo abbastanza lungo ( almeno 20 minuti) prima di sedere a tavola oppure quando, già a tavola, si ordinano piatti che richiedono un tempo piuttosto lungo di preparazione.

A questo punto, sottilizzando sulla terminologia della proposta, bisogna distinguere: Se, per esempio, la frase è ” le possiamo offrire un aperitivo?” l’offerta deve essere assolutamente gratuita e non apparire, sgradita sorpresa, nel conto finale del cliente; se invece la frase recita “gradisce un aperitivo?” si tratta di una semplice proposta e la gratuità dipende unicamente dalla volontà del ristoratore .

Purtroppo, da quanto abbiamo potuto riscontrare , direttamente e dalle numerose segnalazioni ricevute dai nostri associati, ma ovviamente con molte eccezioni, anche in alcuni locali di grande prestigio, con costi non trascurabili, l’aperitivo “offerto” viene spesso fatto pagare al cliente che, altrettanto spesso, esprime un giudizio sul locale visitato non proprio obiettivo, viziato da un particolare negativo che potrebbe essere superato solo con un poco di ospitalità in più o, quantomeno, con maggiore chiarezza all’atto della proposta.

Le stesse considerazioni valgono poi , quando il pranzo termina, con le frasi:

– “le possiamo offrire un distillato ecc ?”

oppure:

– “gradisce un distillato ecc. ?”

Torniamo all’aperitivo per ricordare prima di tutto che, secondo i dettami della corretta nutrizione, il vino deve sempre essere accompagnato , o meglio ancora preceduto, da qualche stuzzichino solido per evitare un eccesso di acidità nell’organismo:

Abbiamo osservato invece che, di solito, viene portata subito al cliente la flûte di spumante o Champagne mentre gli stuzzichini che lo accompagnano si fanno spesso attendere a lungo o, addirittura, non compaiono affatto.

In tutti e due i casi si avverte un certo disagio. Infatti, il cliente attende che arrivino anche gli stuzzichini e intanto il vino si “riscalda”; se poi non arrivano affatto, comincia a richiedere pane, grissini o altro e il ristorante scade inevitabilmente nella sua immagine.

Ci domandiamo: ma è proprio così complicato servire prima gli stuzzichini e quindi il vino? Certo , la loro preparazione richiede qualche tempo ma allora non è forse consigliabile disporre già a tavola un piattino con qualche cosa di pronto (sfogliatine croccanti, schiacciatine o altro) e portare poi gli stuzzichini ufficiali?

Gli articoli di Toni Sarcina

Oppure contattaci tramite il form sottostante